Verso una digital transformation di successo con la metodologia agile

La metodologia agile offre il grande vantaggio di rendere il Project Management particolarmente snello e veloce. Rappresenta una metodologia che si fonda sullo Sprint, ovvero piccoli step e verifiche di progetto ravvicinate nel tempo, con sviluppi e rilasci software che costantemente si susseguono. Tutto questo rende le aziende in grado di adattarsi rapidamente e senza incontrare ostacoli all’evoluzione del contesto digitale. 

La capacità per l’azienda di reagire rapidamente e in modo efficace ai cambiamenti – la cosiddetta readiness – è infatti un requisito essenziale per il business. 

In questo articolo andremo a vedere più da vicino la metodologia agile, scoprendo tutto quello che c’è da sapere. 

Metodologia agile: cos’è 

Questa metodologia trae origine nell’ambito dello sviluppo software. Il suo valore più importante è rappresentato dalla capacità di mettere la persona – sia che si tratti dell’utente o dello sviluppatore – al centro dell’intero processo di sviluppo, il quale deve essere in grado di intercettare i bisogni dell’utente, raccogliere le sue istanze, elaborarle e successivamente correttamente tradurle. 

Il grande successo del metodo agile è legato soprattutto alla sua capacità di creare team cross funzionali e perfettamente autonomi, che sono in grado di analizzare qualsiasi problema attraverso più punti di vista, elaborando di conseguenza soluzioni di valore in modo rapido.

Dobbiamo anche sottolineare come recentemente il concetto di agilità si sia allegato, andando ben oltre l’ambito del software development e dello sviluppo prodotti. Si sta infatti diffondendo l’idea che per massimizzare i benefici occorre estendere la portata di questa metodologia a tutta l’azienda. È da qui che nasce il concetto di Business Agility. 

Metodo agile e cloud

Nell’ambito del project management IT, il metodo tradizionale a cascata – il cosiddetto Waterfall -, spesso si rivela inefficace nel supportare varie complessità crescenti e le esigenze di iniziative dal timing sempre più serrato. Ecco il motivo per cui sempre più aziende adottano la metodologia agile per la digital transformation. 

Inoltre, oggi con i modelli As A Service e il cloud è possibile attivare qualsiasi tipo di risorsa in tempi brevissimi, senza più dover acquistare e installare hardware. In questo modo è possibile rispondere alle esigenze dei clienti in modo più efficace e attraverso progetti snelli. Gli stessi si concludono velocemente e rispondono a criteri di precisione e qualità dei risultati.

I pilastri della metodologia agile

Le principali caratteristiche della metodologia agile sono: 

  • multidisciplinarietà dell’approccio
  • rilasci veloci
  • focus sui risultati piuttosto che sulle procedure. 

Vediamo adesso quali sono i pilastri chiave di questa metodologia. 

Team dedicati

Nell’approccio a cascate accade di frequente che, per rispettare le scadenze, sia necessario coinvolgere – anche se per brevi periodi – più soggetti, che devono essere adeguatamente formati sull’ambito di implementazione. 

All’interno della progettazione della metodologia agile, l’organizzazione in team ristretti e dedicati è già da sola in grado di migliorare la produttività e la qualità del lavoro di coloro che sono coinvolti nel progetto. 

Consegne frequenti

Il metodo Waterfall si fonda su una sequenza cadenzata di macro-rilasci. Ciò non consente quindi di passare alla fase successiva senza prima aver concluso quella precedente. 

Dall’altra parte, i progetti basati sulla metodologia agile si caratterizzano di rilasci frequenti di versioni intermedie del software. Così facendo si è in grado di tutelarsi contro il rischio di ritardi nella consegna del progetto, lavorando con il cliente avendo già a disposizione il materiale in parte utilizzabile e testabile. In questo contesto il cliente è in grado di sottolineare di volta in volta anomalie e carenze, che possono essere facilmente e rapidamente risolte dal team.

Le persone come figure chiave del progetto

Nella metodologia agile, sono due le figure essenziali di un progetto: 

  • il Product Owner: solitamente è un referente del cliente il cui compito è quello di raccogliere i requisiti, formalizzarli in funzionalità da implementare e di ordinarli per priorità, andando ad alimentare il cosiddetto product backlog;
  • lo Scrum Master: rappresenta il facilitatore che organizza il team e favorisce lo scambio di informazioni tra i suoi membri.

Possibilità di cambiare in corsa tecnologie ed obiettivi 

Oggi il business è un concetto molto dinamico e in continua evoluzione, per cui sarebbe impossibile gestire i progetti IT congelando le ipotesi iniziali per tutta la durata del progetto. Senza poi considerare come l’evoluzione tecnologica porti a continui miglioramenti e introduca nuove funzionalità che possono essere sfruttate immediatamente all’interno di qualsiasi progetto. 

In questo contesto, la metodologia agile si presenta come meno formale e statica rispetto all’approccio tradizionale Waterfall. Questo perché l’approccio iterativo tipico della metodologia agile consente al cliente di cambiare idea in corsa, definendo eventualmente nuovi obiettivi che possono essere supportati da applicazioni e tecnologie inizialmente non contemplate.

Focus sulle esigenze di business

In un progetto che viene gestito attraverso la metodologia agile, il team lavora sulle linee di business insieme al consulente. Il ciclo di iterazione si conclude con la cosiddetta Sprint Review, cioè la verifica del raggiungimento effettivo degli obiettivi dello sprint. 

Un altro momento centrale di questa metodologia è la Retrospettiva. Il team si confronta infatti a intervalli regolari. Ciò che viene osservato servirà a indirizzare in modo ancora più efficace i passi successivi. Così facendo si garantisce che la funzionalità implementata sia in grado di soddisfare le esigenze di business e i requisiti di qualità identificati.

 

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