Con l’entrata in vigore del Digital Services Act (DSA), l’Unione Europea compie un passo decisivo verso la regolamentazione dei servizi digitali e delle piattaforme online. Approvato nel 2022 ed entrato in piena applicazione nel 2024, il regolamento rappresenta uno dei pilastri della strategia europea per garantire un ambiente digitale più sicuro, trasparente e competitivo.
Il DSA si applica a tutti i servizi intermediari che operano nel mercato unico europeo: motori di ricerca, social network, marketplace online e piattaforme di condivisione di contenuti. Con questo regolamento, l’UE intende rafforzare la protezione degli utenti e imporre nuove responsabilità agli operatori digitali, soprattutto a quelli di dimensioni molto grandi.
Cos’è il Digital Services Act
Il Digital Services Act è parte integrante del più ampio pacchetto normativo sul digitale che comprende anche il Digital Markets Act (DMA). Se il DMA si concentra sulla concorrenza e sul controllo delle grandi piattaforme (i cosiddetti gatekeeper), il DSA disciplina i contenuti e i comportamenti online, fissando regole chiare su moderazione, pubblicità, tracciabilità e gestione dei rischi sistemici.
In sintesi, il DSA:
- Impone nuovi obblighi di trasparenza per la gestione dei contenuti e delle pubblicità online;
- Rafforza i diritti degli utenti, garantendo procedure rapide per la rimozione di contenuti illegali;
- Introduce meccanismi di accountability per le piattaforme, con obblighi di audit indipendenti;
- Stabilisce sanzioni severe per le violazioni, fino al 6% del fatturato globale annuo.
A chi si applica il DSA
Il regolamento si applica a diversi tipi di operatori digitali, differenziandone gli obblighi in base alla loro natura e dimensione:
- Fornitori di servizi intermediari: hosting provider, provider di accesso a internet, ecc.;
- Piattaforme online: social network, e-commerce, app store;
- Motori di ricerca online: come Google o Bing;
- Very Large Online Platforms (VLOPs) e Very Large Online Search Engines (VLOSEs): le piattaforme con oltre 45 milioni di utenti attivi mensili in UE.
Le VLOPs e i VLOSEs sono soggetti a obblighi più stringenti, in virtù del loro impatto sistemico sulla società e sull’economia digitale.
I principali obblighi previsti dal DSA
Il Digital Services Act introduce diversi obblighi che variano in base alla tipologia di servizio:
1. Trasparenza sulla moderazione dei contenuti
Le piattaforme devono rendere pubblici i criteri con cui moderano i contenuti caricati dagli utenti. Devono inoltre spiegare in modo chiaro e accessibile le motivazioni delle decisioni di rimozione o sospensione degli account.
2. Lotta ai contenuti illegali
Tutti i servizi intermediari devono collaborare con le autorità competenti per rimuovere rapidamente i contenuti illegali (es. incitamento all’odio, terrorismo, vendita di prodotti contraffatti). Le piattaforme devono mettere a disposizione canali facilmente accessibili per la segnalazione di contenuti illeciti.
3. Pubblicità online e profilazione
Il DSA impone nuove regole sulla pubblicità mirata:
- Gli utenti devono essere chiaramente informati su chi sta pagando per una pubblicità;
- È vietato l’uso di dati sensibili (come religione, orientamento sessuale, opinioni politiche) per finalità di targeting pubblicitario.
4. Valutazione e gestione dei rischi sistemici
Le piattaforme di grandi dimensioni devono valutare e mitigare rischi come:
- La diffusione di disinformazione;
- La manipolazione elettorale;
- I rischi per i diritti fondamentali degli utenti;
- La sicurezza dei minori online.
A questo scopo, devono effettuare audit indipendenti annuali e adottare misure di mitigazione proporzionate.
5. Accesso ai dati per i ricercatori
Il DSA prevede che, in determinate condizioni, i ricercatori indipendenti possano accedere ai dati delle piattaforme per studiare fenomeni come la disinformazione o l’impatto sociale delle tecnologie digitali.
6. Supervisione e sanzioni
Ogni Stato membro designa un’autorità nazionale di coordinamento (il Digital Services Coordinator), che vigila sul rispetto del regolamento. In caso di gravi violazioni, la Commissione Europea può imporre direttamente sanzioni molto pesanti, fino al 6% del fatturato globale annuo della piattaforma.
L’importanza della compliance per le aziende digitali
Per le imprese che operano online, la piena conformità al DSA non è solo un obbligo legale, ma anche un’opportunità competitiva. Adottare politiche trasparenti e responsabili nella gestione dei dati e dei contenuti rafforza la fiducia degli utenti e può diventare un elemento distintivo rispetto alla concorrenza.
La gestione documentale avanzata e i sistemi di compliance digitale, come quelli offerti da Real Document Solution con DocuWare, possono aiutare le aziende a monitorare e documentare le attività richieste dal DSA in modo strutturato ed efficiente.
DocuWare consente di:
- Archiviare in modo sicuro la documentazione relativa a segnalazioni di contenuti;
- Gestire flussi di approvazione rapidi e tracciabili per le decisioni di moderazione;
- Garantire una reportistica accurata e disponibile per eventuali audit o richieste delle autorità competenti.
Il Digital Services Act inaugura una nuova fase nella regolamentazione dell’economia digitale europea. Con regole più rigorose su trasparenza, responsabilità e protezione degli utenti, il DSA impone standard elevati a chiunque operi nel mercato digitale.
Per le aziende, adeguarsi in tempi rapidi non significa solo evitare sanzioni, ma anche costruire relazioni più solide e fiduciarie con i propri utenti. Investire in soluzioni digitali avanzate come DocuWare, con il supporto di Real Document Solution, può fare la differenza nella gestione delle nuove sfide normative e nel trasformarle in opportunità di crescita.

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