Molte aziende utilizzano ancora sistemi di gestione documentale obsoleti, sviluppati anni fa su tecnologie ormai superate. Questi strumenti, per quanto ancora funzionanti, non sono più in grado di supportare le esigenze operative attuali: sono poco flessibili, difficili da integrare con software moderni e, spesso, rappresentano un rischio per la sicurezza.
Migrare a un sistema di gestione documentale moderno, soprattutto in cloud, non è solo un aggiornamento tecnico: è una scelta strategica per migliorare produttività, sicurezza e competitività.
In questa guida analizziamo il processo di migrazione passo dopo passo, evidenziando le criticità da evitare, le decisioni da prendere e i benefici che si possono ottenere.
Perché abbandonare un sistema di gestione documentale obsoleto
Un DMS obsoleto, col tempo, diventa un freno. Non permette di adottare tecnologie innovative, presenta vulnerabilità di sicurezza, richiede manutenzione costante e rende sempre più difficile adattarsi ai cambiamenti normativi. In alcuni casi, il software non è nemmeno più supportato dal fornitore.
Continuare a usarlo può sembrare conveniente nel breve termine, ma nel lungo periodo comporta:
- Rallentamenti nei processi aziendali;
- Maggiore esposizione a rischi di perdita dati;
- Impossibilità di integrazione con ERP, CRM e altri strumenti digitali;
- Costi nascosti legati a workaround, interventi IT e inefficienze operative.
Analizzare il sistema di gestione documentale esistente prima della migrazione
Il primo passo per una migrazione di successo è la valutazione approfondita del sistema attuale. Bisogna identificare:
- Quali archivi documentali esistono;
- Quali flussi operativi sono coinvolti;
- Quali tipi di documenti si gestiscono (fatture, contratti, ordini, documenti HR…);
- In quali formati sono salvati i file e qual è la loro qualità.
Serve anche un audit preliminare per individuare dati obsoleti, duplicati o non più rilevanti. Questa fase consente di decidere cosa migrare e cosa lasciare indietro, evitando di trasferire inefficienze nel nuovo sistema.
Scegliere la giusta strategia di migrazione
Esistono tre approcci principali alla migrazione:
- Migrazione completa (Big Bang): tutto viene trasferito in una sola fase. È veloce, ma comporta un alto rischio di errore o disservizio.
- Migrazione graduale per fasi: i dati vengono migrati per categorie o dipartimenti. È più sicura e consente di testare il nuovo sistema progressivamente.
- Coesistenza temporanea: vecchio e nuovo sistema funzionano insieme per un periodo. È utile per ambienti complessi, ma richiede una gestione attenta.
La scelta dipende dalla dimensione dell’organizzazione, dal livello di rischio accettabile e dalla disponibilità di risorse. In ogni caso, è fondamentale definire un piano dettagliato, con tappe, checkpoint e criteri di validazione.
Pulizia e preparazione dei dati
Prima della migrazione vera e propria, i dati vanno preparati. Ciò significa:
- Eliminare dati duplicati, incompleti o corrotti;
- Aggiornare i metadati;
- Ristrutturare le cartelle e le categorie, se necessario;
- Definire le mappature tra il vecchio sistema e il nuovo (es. collegare “cliente” con “codice cliente”).
Questa fase permette di garantire che i dati, una volta migrati, siano subito utilizzabili e coerenti con le nuove logiche di sistema.
Eseguire la migrazione in sicurezza
Durante la migrazione, è essenziale adottare misure di sicurezza adeguate. I dati devono essere protetti sia in transito che a riposo, tramite crittografia e controlli di accesso. È inoltre importante:
- Documentare ogni fase del processo;
- Eseguire test intermedi;
- Monitorare i trasferimenti in tempo reale;
- Registrare eventuali errori o eccezioni.
Ogni passaggio deve essere tracciabile e verificabile, anche ai fini di eventuali audit interni o esterni.
Dopo la migrazione: validazione e formazione
Una volta completata la migrazione, si passa alla fase di validazione: occorre verificare che tutti i documenti siano accessibili, completi e correttamente indicizzati. Vanno inoltre testati i flussi automatizzati (es. approvazione fatture, conservazione contratti) per assicurarsi che funzionino come previsto.
Parallelamente, è fondamentale formare il personale. Una buona adozione dipende dalla capacità degli utenti di usare il nuovo sistema con sicurezza. Occorre quindi prevedere una serie di sessioni di formazione per ruoli specifici e canali di supporto e feedback attivi.
I vantaggi di una gestione documentale moderna
Migrare da un sistema obsoleto a una piattaforma come DocuWare porta benefici misurabili. Tra i principali:
- Efficienza operativa: meno passaggi manuali, tempi di accesso ridotti, automazione dei workflow.
- Sicurezza dei dati: crittografia, controllo accessi, tracciabilità.
- Scalabilità: il sistema cresce con l’azienda, senza limiti hardware.
- Riduzione dei costi: meno risorse dedicate alla manutenzione, meno errori, meno tempo perso.
- Maggiore conformità: rispetto delle normative su conservazione digitale, privacy e audit trail.
- Esperienza utente migliorata: ricerca veloce, accesso da remoto, interfaccia intuitiva.
Conclusione: un cambiamento da affrontare con metodo
Migrare a un nuovo sistema documentale può sembrare complesso, ma con una pianificazione attenta e il coinvolgimento delle persone giuste diventa un’opportunità concreta di crescita. La chiave è non improvvisare: analizzare, pianificare, testare e accompagnare il cambiamento con formazione e supporto.
Abbandonare un sistema obsoleto non significa solo aggiornarsi tecnicamente, ma dotarsi di una base solida per costruire processi più snelli, sicuri e adatti al futuro. E oggi, con le soluzioni cloud a disposizione, come DocuWare, questo cambiamento è più accessibile che mai.

Project Manager di Real Document solution
È il responsabile dell’area tecnica e coordina il lavoro di implementazione di DocuWare e dei servizi professionali. Da +10 anni nel mondo della gestione documentale ed esperto di DocuWare, offre formazione ad altri partner DocuWare italiani ed europei. Inoltre, coordina il centro servizi, business unit focalizzata alla digitalizzazione e dematerializzazione di archivi cartacei storici.
Anche lui usa DocuWare: per monitorare lo stato d’avanzamento dei progetti, per gestire i ticket e per comunicare tra i reparti.
Per qualsiasi informazione puoi scrivermi a: info@realdocumentsolution.it oppure chiamare il numero: +39 039.228.17.23